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9 Ottobre 2017
Michele Impagnatiello
A MIA MADRE
Tutto amai di te, Madre, anche se ti ho appena
conosciuto. Tu non appartieni più a questo mondo,
sei di là in paradiso e già da tempo.
Per credere che tu sia presente son venuto
innanzi alla tua tomba, Madre, con gli occhi
umidi, all’ombra dei cipressi, invocando il
tuo nome col sol pensiero senza parlare.
Così tu vivi in me, Madre, fra la luce dei miei
occhi e Dio. Vorrei, Madre,per un istante scolpirti
nel cuore, come io fossi l’ombra e tu la vita che
mi donasti
Un vento gelido, accarezza il mio viso, sotto quel
grigio cielo, dove regna la pace eterna. Ma, gli
anni Madre, gli anni della tua vita dove sono ?
Non resta che il tuo nome. E’ vano, Madre, è vano
chiedere perché il destino è stato così crudele per te.
Alle mie labbra non resta che la parola: Mamma.
Così alla sera, quando mi addormento ogni mio
pensiero va a te che sei di lassù.
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